Sabato 24 novembre è partita la spedizione a fini benefici di un manipolo di ragazzi (e anche qualche anziano) per Milano.
La punta era a Modena alle 10, davanti al negozio di Iride Fixed, ma come da tradizione si è partiti che ormai erano le 11.
Foto di rito per i giornali locali, tappa di riscaldamento all'associazione VOLONTARIAMO e poi via verso Milano.
Il tempo è buono e anche il clima tra i partecipanti non è male.
Siamo scortati da una smart elettrica e da un furgone Wolksvagen che brucia stracci e gasolio del gruppo WeCity, così non facciamo un torto all'ecologia con l'auto elettrica, ma neanche un favore con il furgone.
Siamo in 13, ma dopo pochissimi km il reggiano Claudio Bassi decide di spaccare la catena subito dopo il Grandemilia e ci abbandona mestamente. Si mormora di un piatto di tortellini fumanti gia impiattati a casa sua.
I primi km passano velocemente e in poco tempo siamo a Reggio.
Primo pit stop per regolare le biciclette, primi rifornimenti di cibarie e liquidi vari e si riparte alla volta della stazione dove potrebbe esserci qualcuno che ci aspetta.
Passiamo Reggio e voliamo verso Parma, anche qui nonostante sia una pedalata e non una gara il ritmo è buono e dopo il secondo pit stop, con annessa pisciata, ci dirigiamo alla volta di Piacenza ossia il tappone più lungo del nostro percorso.
Quando siamo verso Piacenza i più scarsi, ovvero io, iniziano ad avvertire le prime vere fatiche, ma mi faccio forza, anche perchè so che ci aspetta il ristorante La Pireina, e le sue prelibatezze a base di buro chiarificato, burro solido e anche di strutto e grasso pestato ossia il lardo.
La punta era a Modena alle 10, davanti al negozio di Iride Fixed, ma come da tradizione si è partiti che ormai erano le 11.
Foto di rito per i giornali locali, tappa di riscaldamento all'associazione VOLONTARIAMO e poi via verso Milano.
Il tempo è buono e anche il clima tra i partecipanti non è male.
Siamo scortati da una smart elettrica e da un furgone Wolksvagen che brucia stracci e gasolio del gruppo WeCity, così non facciamo un torto all'ecologia con l'auto elettrica, ma neanche un favore con il furgone.
Siamo in 13, ma dopo pochissimi km il reggiano Claudio Bassi decide di spaccare la catena subito dopo il Grandemilia e ci abbandona mestamente. Si mormora di un piatto di tortellini fumanti gia impiattati a casa sua.
I primi km passano velocemente e in poco tempo siamo a Reggio.
Primo pit stop per regolare le biciclette, primi rifornimenti di cibarie e liquidi vari e si riparte alla volta della stazione dove potrebbe esserci qualcuno che ci aspetta.
Passiamo Reggio e voliamo verso Parma, anche qui nonostante sia una pedalata e non una gara il ritmo è buono e dopo il secondo pit stop, con annessa pisciata, ci dirigiamo alla volta di Piacenza ossia il tappone più lungo del nostro percorso.
Quando siamo verso Piacenza i più scarsi, ovvero io, iniziano ad avvertire le prime vere fatiche, ma mi faccio forza, anche perchè so che ci aspetta il ristorante La Pireina, e le sue prelibatezze a base di buro chiarificato, burro solido e anche di strutto e grasso pestato ossia il lardo.